La riscoperta e la valorizzazione della cultura tecnica deve essere collegata al fattore esperienziale, non posso comprendere come si lavorano i materiali, alluminio ed uranio arricchito compresi, se io stesso non ho mai provato a realizzare nulla.
Mi ha stupito, durante un corso agli studenti aspiranti geometri, come al mio suggerimento “per comprendere come si deforma una trave pensate a quando avete spezzato un rametto di legno”, io abbia ricevuto come risposta facce disorientate e smarrite.
Sono cresciuto in campagna, da piccolo giocavo con la terra, con le piante, con gli animali, questo mi ha permesso di apprezzare come l’esperienza, tattile e visiva, mi abbia consentito di strutturare i processi di comprensione dei fenomeni, anche complessi.
Amo la tecnologia e le comodità che essa ci offre, compresa la pizza a domicilio ordinata dallo smartphone, e cedo spesso agli acquisti compulsivi su Amazon, per lo più di accessori di curiosa utilità per la televisione o per il pc.
Per questo propongo approcci che non neghino la realtà tecnologica, ma riconoscano rigorosamente a smartphone e pc, e di conseguenza a Whatsapp, Google, Facebook, Instagram… il ruolo di utili strumenti e non di sostituti delle relazioni umane.
Svolgo docenze tecniche dando continuità sia ai progetti formativi da me elaborati che a quelli a catalogo di enti formativi, oltre che presso le Scuole Tecniche e Professionali.
Per approfondire il tema e scambiarci altre idee, anche divergenti, c’è la pagina contatti.